Se fai questa piccola cosa ogni mattina potresti essere più intelligente della media senza saperlo. Verifica subito!
La mattina ha il suo rituale in ogni angolo d’Italia, dalla tazzina di caffè espresso consumata al banco del bar, al classico “ancora cinque minuti” che si trasformano in un’ora. Ma cosa se ci fosse un legame tra come gestiamo la nostra sveglia e il nostro livello di intelligenza?
Un intrigante studio britannico intitolato “Why night owls are more intelligent”, condotto da Satoshi Kanazawa e Kaja Perina, getta una nuova luce su questo argomento, suggerendo che coloro che riescono a gestire con stile il momento del risveglio potrebbero avere delle doti intellettive superiori.
La Sveglia: Nemica o Alleata?
Per molti, la sveglia rappresenta quel fastidioso apparecchio che segna l’inizio di doveri e responsabilità. Tuttavia, secondo Kanazawa e Perina, la capacità di gestirla con flessibilità potrebbe essere indicativa di una maggiore adattabilità ai cambiamenti moderni. In un mondo dove l’evoluzione ci ha portati a distaccarci dai ritmi naturali dei nostri antenati – andare a letto presto per svegliarsi all’alba – coloro che non saltano fuori dal letto al primo trillo dimostrerebbero non solo una maggiore intelligenza ma anche più creatività e serenità.
L’essere umano moderno è costantemente in bilico tra le esigenze della vita contemporanea e i ritmi biologici ereditati dai suoi antenati. L’interpretazione flessibile della sveglia come parte integrante della nostra routine quotidiana può essere vista come un segno distintivo dell’intelligenza umana nel navigare queste acque complesse. La capacità di posticipare il momento del risveglio senza subirne conseguenze negative riflette una sofisticata gestione delle proprie energie mentali ed emotive.
Contrariamente alla percezione comune che etichetta chi procrastina la levata come pigro o indisciplinato, gli studi citati suggeriscono una correlazione positiva tra questa abitudine e vari aspetti benefici quali creatività, indipendenza finanziaria ed emotiva. La ricerca dell’università di Southampton ha addirittura evidenziato come i cosiddetti “gufi” tendano a guadagnare di più e godere di uno stile di vita più confortevole rispetto ai loro omologhi mattinieri.
Sebbene indulgere nel sonno oltre misura possa avere effetti negativi sulla salute fisica, moderazione ed elasticità mentale sembrano essere le chiavi per un risveglio meno traumatico con benefici tangibili sia sul piano personale sia su quello professionale. Queste ricerche sottolineano l’importanza dell’autoregolamentazione nel contesto dei nostri ritmi circadiani personalizzati per massimizzare benessere psicofisico ed efficienza lavorativa.