Luglio 4, 2024

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La sonda Juno della NASA rileva pennacchi di fumo sopra i laghi di lava sulla luna di Giove

La sonda Juno della NASA rileva pennacchi di fumo sopra i laghi di lava sulla luna di Giove

immagine: Elaborazione delle immagini di Andrea Locke (CC BY)

Non è una luna grande rispetto ad alcune delle sue vicine, ma Io, la luna di Giove, è molto attiva, con vulcani che emettono centinaia di pennacchi di lava. Decine di chilometri Sopra la sua superficie, secondo la NASA. La tecnologia a infrarossi a bordo della sonda Juno dell’agenzia spaziale ha mappato due di queste eruzioni a febbraio, riportando dati preziosi su eventi misteriosi sotto la superficie di Io. I ricercatori hanno condiviso le loro opinioni su questo problema in carta Pubblicato la settimana scorsa.

Da una distanza di circa 2.400 miglia, lo strumento JIRAM (Jovian Infrared Auroral Mapper) della sonda “ha rivelato che l’intera superficie di Io è ricoperta da laghi di lava che si trovano in strutture simili a caldere”, ha spiegato Alessandro Moura, uno dei co-progetti Juno. ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma. Sulla Terra, una caldera è un cratere formato dal collasso di un vulcano. Io ha un diametro di un quarto della Terra e leggermente più grande della Luna terrestre.

“Nell’area della superficie di Io per la quale disponiamo dei dati più completi, stimiamo che circa il 3% sia coperta da una sorta di lago di lava fusa”, ha detto Mora. Lo strumento JIRAM di Juno è arrivato tramite l’Agenzia Spaziale Italiana Agenzia Spaziale Italiana.

I ricercatori modellano il movimento del lago di lava su Io

Secondo Mora, autore principale dell’articolo su Io, i sorvoli della sonda rivelano il tipo più comune di attività vulcanica sulla luna più calda di Giove: “enormi laghi di lava dove il magma sale e scende”.

Ha aggiunto: “La crosta lavica è costretta a staccarsi dalle pareti del lago, formando il tipico anello di lava che appare nei laghi di lava delle Hawaii”. È probabile che le pareti siano alte centinaia di metri, il che spiega perché generalmente non si osservano fuoriuscite di magma.

I ricercatori stanno ancora studiando i dati raccolti dalle due missioni di Juno su Io, avvenute nel febbraio 2024 e nel dicembre 2023.

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